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Home » Domande più frequenti (F.A.Q.) » Come gestire le fatture soggette al reverse charge dal 1° luglio 2022

Come gestire le fatture soggette al reverse charge dal 1° luglio 2022

Questa guida ha lo scopo di chiarire in modo semplificato quali sono i cambiamenti dal 1° luglio 2022 nella gestione delle fatture soggette al meccanismo di reverse charge.

In origine il nuovo adempimento era previsto che entrasse in vigore dal 1° gennaio 2022, ma col DL 146/2001 approvato a dicembre 2021, questo adempimento è entrato effettivamente in vigore dal 1° luglio 2022. La spiegazione più semplice che si può dare per questo adempimento è che per le fatture soggette al reverse charge, solitamente quelle estere, c’è l’obbligo di emettere un’autofattura elettronica. Questo cambiamento ha permesso l’abolizione dell’esterometro.

La normativa prevede diverse casistiche spesso soggette ad interpretazioni. Per cui il consiglio di base che ti do è sempre quello di fare riferimento al proprio consulente fiscale per essere certi di quali fatture devono essere gestite in questo modo particolare.

Di seguito cercherò di darti una spiegazione semplificata di quali sono gli adempimenti e di come NextLogic ti può aiutare nel gestirli. Nel caso tu voglia approfondire i dettagli tecnici ti invito a visionare le 2 circolari messe a disposizione dell’agenzia delle entrate che puoi trovare ai link qui sotto:

  • https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/451259/Guida_compilazione-FE_2022-02-04.pdf/e6fcdd04-a7bd-e6f2-ced4-cac04403a768
  • https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4562953/circolare+n.+26+del+13.07.2022.pdf/1dd1ef7e-5561-a226-67f9-1848bb2d648f

Contenuti della pagina

Cambiamenti a livello normativo

Come funziona ora il reverse charge

Attualmente, quando ricevi una fattura soggetta al meccanismo del reverse charge (solitamente quelle estere) dovresti:

  • registrarla in contabilità nel registro acquisti;
  • integrarla aggiungendo l’iva;
  • registrare un’autofattura di pari importo nel registro vendite, in modo da rendere l’operazione neutra ai fini iva.

Se nella tua azienda hai optato per contabilità interna (anche parziale), dovresti già sapere che NextLogic ti facilita questi passaggi utilizzando la causale contabile specifica per il reverse. Infatti usando quella causale, in un’unica registrazione, puoi movimentare sia il registro iva vendite che quello degli acquisti usando le due ive 122 e 222.

Mentre se invece ti affidi a un commercialista per la registrazione delle fatture, sarà il commercialista ad effettuare questa operazione in fase di registrazione delle tue fatture.

Come funziona dal 1° luglio 2022

Quando si riceve una fattura soggetta al reverse, se estera (normalmente cartacea o su PDF), bisogna emettere una fattura elettronica indicando le nuove tipologie di documento messe a disposizione dall’agenzia delle Entrate.

A titolo informativo ti indico quali sono ma non dovrai preoccupartene perché, come spiego più avanti, nella nuova versione di NextLogic questo aspetto è stato gestito autoamticamente.

Campo “codice destinatario”. Abbiamo tre possibilità, come per le fatture verso cliente italiano:

  • Se il destinatario fosse dotato di un codice destinatario relativo ad un canale accreditato, bisogna indicarlo.
  • Se è dotato di una PEC, si indica  ‘0000000’, e si va a indicare la PEC nel campo PEC Destinatario;
  • Infine, il caso più comune, se non si ha né un codice destinatario, né una PEC, si indicano solo 7 zeri: 0000000

Campo “Tipo di documento”. I tipi di documento da usare sono i seguenti:

  • TD17 – Integrazione-autofattura per acquisto servizi dall’estero (soggetto estero residente in UE o extra UE, nella Repubblica di San Marino, oppure nella Città del Vaticano)
  • TD18 – Integrazione per acquisto di beni intracomunitari (soggetto estero residente quindi in uno dei Paesi della Comunità Europea)
  • TD19 – Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art. 17, c 2, D.P.R. 633/72 (Questo caso si verifica quando il venditore estero vende beni che sono già nel territorio italiano e quindi non è necessario effettuare l’operazione di importazione o altro; in questo caso emette una fattura che riporta solo l’imponibile e non l’imposta, che andrà assolta dal compratore italiano. Questi, infatti, deve emettere l’autofattura riportando nel rispettivo documento i dati relativi all’imposta)

Emettendo le autofatture con questi Tipi di Documento, l’Agenzia delle Entrate indicherà automaticamente l’importo dell’iva sia nelle vendite che negli acquisti.

In questa tipologia di documenti, il campo cedente/prestatore e cessionario/committente andrebbero invertiti nel tracciato xml rispetto alla normale fattura con codice TD1. Ma anche in questo caso, come spiego più avanti, questa operazione viene fatta in automatico da NextLogic durante la compilazione della fattura elettronica.

Queste nuove tipologie di documenti associate al formato XML sono già state introdotte opzionalmente dal 1° Ottobre 2020, quindi già da diversi aggiornamenti sono disponibili anche nel tuo NextLogic.

Campo data

Nel campo “Data” della sezione Dati generali occorre indicare:

  • la data di ricezione (o comunque una data ricadente nel mese di ricezione della fattura emessa dal fornitore estero), nel caso di emissione del documento integrativo relativo all’acquisto da fornitore intra-UE;
  • la data di effettuazione dell’operazione, nel caso di emissione dell’autofattura relativa a fornitori extra-UE

Come vengono gestite le note di credito

Per le note di credito emesse dal cedente prestatore estero finalizzate a rettificare una fattura trasmessa in cui non è indicata l’imposta in quanto il debitore d’imposta è il Cessionario Committente nazionale, quest’ultimo può integrare la nota di credito ricevuta con il valore dell’imposta utilizzando la medesima tipologia di documento trasmessa allo SDI (codici TD17-TD18-TD19), indicando gli importi con segno negativo e non deve utilizzare il documento TD04 utilizzato per le altre note di credito.

Quali tempistiche vanno rispettate per le autofatture (documento di integrazione)

Per quanto riguarda l’integrazione il soggetto cessionario o committente residente nel nostro Paese è tenuto ad integrare ed annotare la fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricezione della fattura, ma con l’avvertenza di imputarla per la liquidazione del mese precedente (cioè di ricezione). Se la fattura non arriva entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, subentra l’onere di emettere autofattura (articolo 46, comma 5) entro il 15 del mese successivo (terzo mese dall’effettuazione dell’operazione).

Obbligatorietà dell’integrazione delle fatture di reverse charge italiane

Per le fatture italiane soggette al reverse charge per gli acquisti interni si potrebbe continuare a integrare manualmente il documento.

Si tratta delle fatture ricevute da un soggetto italiano in cui è indicato uno dei codici iva con natura da N6.1 a N6.9 (operazioni ex art. 17 del DPR 633/72). Ad esempio possono rientrare in questa tipologia le fatture per lavori di pulizia o subappalti edili o lavori su fabbricati.

Tuttavia la circolare 13 E del 2018 consente di utilizzare già facoltativamente la modalità elettronica in maniera analoga alle fatture estere.

In questo caso si dovrà utilizzare l’apposita tipologia documento:

  • TD16-integrazione fattura reverse charge interno

Ti consiglio di utilizzare questo approccio anche se non vi sarà alcun obbligo dell’invio dell’integrazione a chi emesso la fattura.

Come eliminare un’autofattura elettronica errata

Bisogna procedere emettendo un’altra autofattura, con lo stesso Tipo Documento e gli stessi dati di quella originale, ma con segno negativo. Per cui usando il classico modo di clonazione delle fatture in NextLogic una volta duplicato il documento ti basterà modificarlo inserendo i valori in negativo.

Quale scopo ha l’Agenzia delle Entrate con questo cambiamento

La finalità della trasmissione di questa documentazione all’Agenzia delle Entrate è quella di produrre la liquidazione iva precompilata. La liquidazione iva (già disponibile ora in prova) è scaricabile sul canale Entratel o Fisconline e integrabile con dati attualmente non recepiti dall’Agenzia, come deducibilità parziale di alcune spese (ad esempio quelle telefoniche o relative alle auto).

Un vantaggio del nuovo adempimento è l’abolizione, dal 1° luglio 2022, dell’esterometro per le fatture passive estere sia UE che Extra Ue.

Cambiamenti a livello pratico nel NextLogic

Nuove causali disponibili in NextLogic

Dalla versione 22.16.00 in poi il NextLogic provvederà in automatico a creare le seguenti causali contabili e di movimento configurandole con i relativi registri IVA

Nuova causali contabili

Le nuova causali contabili che verranno generate automaticamente sono:

  • INTEGRAZIONE FATTURA REVERSE CHARGE INTERNO con il tipo documento TD16
  • INTEGRAZIONE PER ACQUISTO SERVIZI ESTERI con il tipo documento TD17
  • INTEGRAZIONE PER ACQUISTO BENI INTRACOMUNITARI con il tipo documento TD18
  • INTEGRAZIONE PER ACQUISTO BENI EX ART 17 con il tipo documento TD19

Le nuove causali generate automaticamente erediteranno il registro iva dalla corrispettiva causale in acquisto reverse già precedentemente configurata nel NextLogic.

Per essere più chiaro ti farò alcuni esempi:

  • Esempio: se la causale FATTURA acquisto reverse beni intra cee, impostata con il tipo documento TD10 utilizza il registro IVA Acquisti 02 e il registro IVA Vendita reverse 07, le nuove causali contabili generate automaticamente con i tipi di documento TD16, TD18, TD19 avranno come registro iva per le vendite il numero 7
  • Esempio: se la causale FATTURA acquisto reverse servizi intra cee, impostata con il tipo documento TD10 utilizza il registro IVA Acquisti 02 e il registro IVA Vendita reverse 08, la nuova causale contabile generata automaticamente con il tipo di documento TD17 avrà come registro iva per le vendite il numero 8

Nuova causali di movimento

Le nuova causali di movimento che verranno generate automaticamente sono:

  • INTEGRAZIONE FATTURA REVERSE CHARGE INTERNO con il tipo documento TD16
  • INTEGRAZIONE PER ACQUISTO SERVIZI ESTERI con il tipo documento TD17
  • INTEGRAZIONE PER ACQUISTO BENI INTRACOMUNITARI con il tipo documento TD18
  • INTEGRAZIONE PER ACQUISTO BENI EX ART 17 con il tipo documento TD19

Tutte le nuova causali di movimento generate devono essere saranno impostate come tipo di fattura su integrazione e avranno la registrazione contabile e la generazione delle scadenze disabilitate, come la movimentazione di magazzino verrà inibita.

Il tipo di registro iva e la causale di contabilità saranno collegati automaticamente alle causali contabili descritte prima.

Nuove funzionalità disponibili in NextLogic

Se durante il caricamento di una fattura di acquisto utilizzerai l’aliquota iva con il codice 122 NextLogic rileverà automaticamente che stai registrando una fattura di acquisto soggetta al meccanismo del reverse charge. Infatti nella parte alta sulla destra della schermata di caricamento della fattura apparirà la dicitura “Fattura di acquisto reverse charge “.

Questo può avvenire in modalità automatica nel caso ricevi una fattura soggetta a reverse da un soggetto italiano ma sarà sempre manuale, almeno fino a che non verrà introdotto la fatturazione elettronica anche dall’estero, per tutte le fatture non italiane.

Automatismi in fase di fatturazione e possibili casi

Di seguito, a titolo di esempio, ti riporto alcuni potenziali casi di utilizzo spiegandoti cosa avverrà nel programma.

Caso in cui viene registrata una fattura reverse di un fornitore italiano

Il programma riceve la fattura passiva dallo SDI e trova le nature iva comprese tra N6.1 e la N6.9. A quel punto l’aliquota iva viene cambiata in automatico con la 122. Nel caso dovessero esserci righe con aliquote differenti verranno settate con la 122 solo le righe con la natura iva corrispondente a tutti i tipi N6. Tutte le altre invece rimarranno invariate.

Nel momento del salvataggio NextLogic provvederà in automatico a creare il documento di integrazione con la causale descritta sopra che avrà come tipo documento TD16.

Caso in cui viene registrata una fattura reverse di un fornitore estero intra cee

La fattura dovrà essere inserita manualmente e il programma setterà in automatico l’aliquota iva 122 perché riconoscerà che il fornitore è estero ma europeo. L’unica cosa che dovrai indicare è se l’acquisto si riferisce a beni o servizi perché i rispettivi documenti di integrazione avranno tipi di documento differenti. Anche in questo caso NextLogic ti facilita le operazioni perché in fase di salvataggio ti chiederà di indicare il tipo di acquisto.

Nel momento del salvataggio NextLogic, chiederà se si tratta di una fattura di servizi o di beni. In base alla risposta il programma genererà il documento di integrazione usando la relativa causale di movimento con il tipo documento TD17 o TD18.

Esempio pratico di utilizzo

Se registri una fattura per l’importo di €1000 imponibili, il programma effettuerà la registrazione di €22 dell’iva nel registro iva acquisti su registro 02 (se è quello collegato alla causale utilizzata) e €22 dell’iva nel registro iva vendite su registro 07 (se è quello collegato alla causale utilizzata).

Contestualmente a questa operazione verranno creati due documenti :

  • Documento di acquisto: Fattura del fornitore con le relative righe riportate
  • Documento di integrazione: Dove cedente prestatore e cessionario committente risulteranno invertiti rispetto alla fattura elettronica ricevuta. Il documento verrà contraddistinto rispetto alle fatture da un colore diverso nell’elenco delle fatture.

A questo punto l’unica cosa che dovrai fare tu, perché il documento risulti valido ai fini fiscali, sarà quello di inviarlo allo SDI come una normale fattura di vendita.

Controlli aggiunti in NextLogic

Se tenti di rettificare la registrazione della fattura di acquisto reverse, il programma ti avvertirà che eventuali correzioni al documento di integrazione e alla registrazione contabile vanno effettuate manualmente.

Se desideri eliminare la fattura (ad esempio per erronea registrazione o per poterla ricaricare a sistema) il software eliminerà anche il documento di acquisto, il documento di integrazione e la registrazione contabile.

Se tenti di eliminare la fattura di acquisto di cui è già stato generato il documento di integrazione e inviato allo SDI, l’eliminazione sarà impedita.

Cosa devi fare

Nelle ultime versioni di NextLogic abbiamo cercato di automatizzare il più possibile questa parte ma non è detto che ci siano casi straordinari che andranno gestiti diversamente. La maggior parte dei nostri clienti usa la configurazione standard delle causali ma nel caso tu abbia registri iva differenti ti invitiamo a contattarci per verificare insieme che sia tutto corretto.

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Claudio Brusaferri

Sono l'amministratore delegato di Next Software ma soprattutto mi occupo di affiancare e supportare le aziende con strumenti, informazioni ed idee da ormai più di 10 anni con soddisfazione personale e professionale.

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